Un pensiero positivo è fonte di benessere, e la danza è questo: benEssere!
Un individuo che sta bene è un individuo che vive in perfetta armonia con se stesso e con ciò che lo circonda; ma per arrivare a ciò, anima e corpo devono entrare in sinergia. Anche la storia ci insegna (basti pensare alle prime danze evocative risalenti all’era del Paleolitico: della fertilità, della vita, della morte), che si scopre, si individua, si coltiva, l’essenza di quell’arte chiamata danza.
E pensare che, pur essendo da sempre parte della vita dell’uomo, il termine danza compare solo nel XIII secolo, grazie al poeta siciliano Rinaldo d’Aquino, che aveva acquisito cognizioni della lirica provenzale da cui aveva tratto il termine “dansier”, muoversi di qua e di là. In questo movimento il corpo interagisce con la mente, la respirazione acquisisce importanza permettendo di suscitare e dare enfasi ai sentimenti, lo spazio diventa uno posto sereno dove si creano emozioni e si producono benefici. Questo indipendentemente dal tipo di danza, dell’età e dal fisico: dopotutto non esiste il corpo perfetto!
Il movimento permette di acquisire migliore postura, migliore elasticità, maggiore consapevolezza del proprio corpo: ci si accetta conoscendo i propri limiti e le proprie capacità. Spesso la danza sorprende le persone, poiché abbatte i muri che la parte razionale costruisce. Ci si sente liberi, forti e fragili allo stesso tempo. In quel momento si è soli. Il nostro corpo si muove leggero, forse insicuro, insieme alla musica. Più ci si lascia avvolgere dalla danza, più si acquisisce eleganza e armonia da riversare nella vita quotidiana: si arriva a una maggiore sicurezza, una crescita dell’autostima, e al ritrovamento dell’amore per se stessi.
Danzare porta a raccontare, conoscere, accogliere, risvegliare, sentimenti e emozioni assopite, attraverso le mani, che possono esprimere tanto un abbraccio come un addio, o un’apertura della braccia simile al volo di un gabbiano. Le espressioni del viso, il sorriso, i movimenti del corpo: tutto ha un significato personale, anche all’interno di un gruppo. La persona sviluppa e accresce una sua individualità anche aggregandosi con altri, cosicché migliora la comunicazione tra le persone, la capacita di ascolto-confronto-accordo. In questo modo si uniscono tre componenti: individuale, relazionale, sociale. Vengono superati e trasformati tutti quei “non riesco”, “non ce la faccio” in un “Ok, proviamo!”
La danza è un prezioso training per il nostro cervello: aumenta la capacità di memoria, di attenzione e concentrazione, mantiene il sistema nervoso attivo, cioè felicemente allenato!
Questo porta anche ad un’altra valutazione. A volte, per esempio, si può essere per natura timidi, o avere un cattivo rapporto con il cibo, magari perché si è reduci da un periodo di stanchezza, di delusione o semplicemente perché qualcosa non ci piace. A volte ci si può trovare ad affrontare problemi e difficoltà post-traumatiche (una gravidanza, un lutto, un incidente, un’aggressione): in tutti questi e in tanti altri casi la danza può essere la grande “influencer” della nostra vita emozionale e fisica, capace di stabilire un nuovo equilibrio, di riappacificare e creare una nuova energia, di essere il mezzo di espressione di una nuova personalità.
Danzare è un pensiero positivo che provoca un effetto a catena di eventi e pensieri positivi. Entrando in contatto fisico, con libertà ma in connessione con gli altri, ad ogni passo di danza si scopre che ne è valsa la pena.
Sono Giuly Shahla, danzatrice e maestra di danze etniche nel mondo, membro Cid-Unesco, maestra Csen, presidente dell’Associazione Shahla, che promuove la conoscenza della danza e della cultura di diversi popoli, attraverso corsi, progetti e realizzando eventi di teatro-danza (sufi, arabo, amazzonia, hawaiiane) in ambito nazionale e internazionale, collaborando con artisti, musicisti, poeti, registi. Ho promosso differenti progetti di benessere-danza, di integrazione-danza, per il Ministero della Salute, Servizi sociali di immigrazione, Comunità socio-educativa-riabilitativa, e progetti che riguardano la lotta alla violenza sulle donne, di cui ho realizzato anche flash mob di sensibilizzazione.
Sono laureata in Giurisprudenza e Scienze Informatiche. Ho completato la mia formazione nella danza con un percorso di danzaterapia metodo Fux. Mi dedico alla poesia, ai racconti e ai disegni.
La mia filosofia nella danza: insegnare con generosità e passione ciò che ho imparato e continuo a imparare, perché credo fermamente che sia il modo per costruire un legame sano tra le persone.
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