Il fascino discreto di via Barberia

C’è una via, proprio nel cuore di Treviso, che sembra il passaggio segreto verso un luogo fuori dal tempo, un varco temporale che ti porta, in pochi passi, dai negozi del Calmaggiore e dal vocio di piazza dei Signori in un’atmosfera più raccolta, quasi rarefatta. Forse perché si snoda, stretta, tra le facciate di alti palazzi storici, via Barberia ti confonde; dove siamo? In una calle di Venezia o in piccolo borgo medievale? Molto spesso noi trevigiani percorriamo le vie della nostra città di fretta, senza sollevare lo sguardo, senza soffermarci sui particolari architettonici, sulle meraviglie artistiche davanti alle quali passiamo, distrattamente, perché le vediamo fin dai giorni dell’infanzia e non ci stupiscono più. Dovremmo guardare ogni angolo di Treviso con la curiosità, l’interesse e l’ammirazione di un turista attento.

Via Barberia è uno dei luoghi più interessanti di Treviso. Antichissima, collega direttamente due piazze vicine ma che non potrebbero essere più diverse: piazza dei Signori da una parte, tappa obbligatoria delle passeggiate cittadine, luogo di incontro di adulti e bambini, centro anche della Treviso istituzionale oltre che commerciale; dall’altra parte piazza Pola, intima, raccolta, che ricorda certe piazzette parigine, con gli alberi che in primavera la colorano di rosa. Via Barberia collega queste due anime di Treviso che si completano a vicenda, entrambe così preziose ed affascinanti, ma non è solo e semplicemente una via di passaggio: è essa stessa la Storia di Treviso, non quella che si legge sui libri di scuola ma quella fatta, giorno dopo giorno, dall’umanità che la vive. Ed ecco allora, affacciata verso piazza dei Signori, la Pietra del Bando risalente al Medioevo, nell’angolo chiamato Canton dei Quattro Esse. Chi è stato giovane qualche anno fa capisce di cosa stiamo parlando. Era l’epoca in cui i ragazzi si trovavano in piazza a chiacchierare, a scherzare… non esistevano i cellulari, ci si divertiva più semplicemente, e forse con maggiore consapevolezza. Ai Post Millennials, ai ragazzi nati intorno al 2000, forse anche questo sembra un passato lontano ed incomprensibile, ma il passato ha sempre da insegnare e ci lascia testimonianze da conservare e proteggere.

In via Barberia, chiamata nel 1300 “Contrada caleselle figarij” ci sono vestigia importanti ed imponenti, veri gioielli architettonici ed artistici, come Ca’ dei Ricchi, la cui facciata, affrescata con motivi a tappezzeria risalenti al 1400, impreziosisce questa parte di Treviso. Ca’ dei Ricchi (dal nome di Bonifacini Divitis, Divites nel Medioevo) è parte di una insula che si affaccia anche sulla retrostante via San Gregorio, con la Magna Domus di Alteniero X degli Azzoni Avogadro, e il cui edificio d’angolo, il più antico, viene citato negli Statuti del 1212. Dello stile romanico non è rimasto nulla, e i due palazzi si presentano come bellissime testimonianze di stile gotico quattrocentesco, con bifore e trifore, archi, torciglioni e affreschi sulle facciate con motivi a finti mattoni, floreali e a finta tappezzeria.

Foto D.V.

Via Barberia non è solo storia ed arte: non dimentichiamo che siamo nel centro del centro di Treviso, ed ecco allora negozi di moda, locali tipici, ambienti raffinati per degustare caffè ed altre ricette esclusive; i tavolini all’esterno favoriscono le ciacole, e ben rappresentano il gusto di vivere assaporando i piccoli piaceri della vita. Tutto, qui, assume una dimensione quasi leggiadra di vita d’altri tempi, e si ritrova la sensazione di essere nella stanza preferita della casa, con il nostro angolo piacevole e comodo, le foto del passato, i libri e il profumo di caffè.

Via Barberia è stata scelta come primo scenario per il progetto “Treviso è un gioiello”, ideato da Nicolò De Polo, titolare della gioielleria De Polo, con l’obiettivo di rilanciare Treviso dal punto di vista turistico e commerciale; Trevisoemozioni partecipa a questo progetto raccontando storia ed arte di alcuni degli angoli più interessanti di Treviso.

Ti è piaciuto? Condividi subito!