E finalmente Possagno, il meraviglioso Museo Gypsotheca Antonio Canova! Sono quattro anni che mi prefiggo di andarci e per una ragione o per l’altra non mi era riuscito. Grazie ad una bella iniziativa del Museo e su invito di Alessandra Baldoin di Baldoin Viaggi, ieri sono andata a visitare la casa del celebre scultore e ad ammirarne le opere nel museo dove il fratello, Giovan Battista Sartori, ha voluto trasportare da Roma i calchi in gesso dai quali ha realizzato le sue straordinarie opere diffuse in tutto il mondo, insieme a disegni, tempere, vestiti e strumenti di lavoro.
L’impatto è fortissimo: trovarsi di fronte a quel bianco levigato e lavorato con tanta perizia da saper trasmettere tutta l’energia di quei corpi, l’eleganza, il movimento, vedere riuniti tutti assieme tanti capolavori, lascia davvero senza fiato.
La struttura museale, grazie ad una gestione illuminata ed alla presenza di guide molto preparate e professionali, offre occasioni diverse di vivere la cultura e avvicinarsi al massimo esponente del neoclassicismo.
Ci sono i Saturday Kids Lab, le visite e gli eventi in notturna, le cacce al tesoro e tante altre opportunità di godere di questo scrigno prezioso incastonato nelle colline ai piedi del Grappa.
Da non perdere poi la visita al Tempio Canoviano che sovrasta il Museo con una prospettiva ed un panorama mozzafiato.
Interamente progettato dall’artista, fu però portato a compimento dal fratello perché Canova morì prima che terminassero i lavori. È oggi la chiesa parrocchiale di Possagno.
testo e foto di Francesca Neroni